La FILOSOFIA nel CINEMA

Matrix

LA TRAMA

Dopo una catastrofe che ha stravolto la civiltà umana le macchine prendono il sopravvento e utilizzano gli uomini come fonte di energia per la propria sopravvivenza. Matrix è un programma che hanno creato, una realtà virtuale in cui gli umani credono di vivere una vita reale. Solo un ristretto gruppo di ”ribelli” si è liberato da questa schiavitù e conosce la realtà. Tramite Morpheus, il loro capo, liberano Neo, il protagonista, un hacker destinato ad essere ”l’eletto”, colui che guiderà la lotta contro Matrix e il dominio delle macchine.

 

L’INTERPRETAZIONE FILOSOFICA

Il vincolo della sensibilità

Il film presenta delle analogie con il mito della caverna. Neo nella sua vita virtuale di hacker ha il dubbio di vivere un’illusione e questo lo spinge alla ricerca della verità. La liberazione di Neo dalla sua funzione inconsapevole di pila energetica e il bruciore agli occhi che prova in contatto con la realtà e la luce corrispondono all’uscita del prigioniero dalla caverna.

La scoperta della verità

Di fronte alla nuova prospettiva Neo è tentato di tornare al sicuro nella confortante realtà virtuale di Matrix, ma l’impulso verso la verità lo spinge a proseguire il viaggio pericoloso e disagevole della conoscenza del reale.

La responsabilità verso i propri simili

Neo e i suoi compagni, analogamente al prigioniero della caverna, ritornano in Matrix, sentendosi investiti del compito di salvare gli uomini dalla schiavitù e dall’ignoranza.

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