Leibniz e l’universo come organismo vivente

I CONCETTI E LE DOMANDE

1.     La metafisica delle monadi: qual è la forza che è a fondamento dell’universo?

2.     La logica e il progetto di matematizzazione del pensiero: è possibile ridurre il pensiero a un numero definito di concetti semplici?

3.     La questione del male e la teodicea: come si concilia l’esistenza del male con la bontà divina?

 

L’insoddisfazione per il meccanicismo

Personalità versatile (logica, matematica, metafisica, scienze, politica – pace fra i popoli e le religioni-), Leibniz sostenne l’ideale dell’armonia universale. Combattè la tendenza atea presente a suo avviso nella filosofia meccanicista (Galileo, Bacone, Cartesio, Spinoza), pur accettandone i risultati empirici, che faceva a meno di Dio e delle cause finali.

 

Il rinnovato interesse per le cause finali

Progetto di Leibniz: reinterpretare i risultati della scienza moderna in una prospettiva che mostri i fini dell’universo.

 

Il desiderio di conciliazione e di armonia

Vocazione illuministica (riorganizzazione politico-culturale dell’Europa), obiettivo della conciliazione religiosa. Universalismo: usa il francese (lingua colta) e tenta di creare una lingua universale per superare le incomprensioni fra i dotti.

 

 

I CONCETTI E LE DOMANDE

 

1       La metafisica delle monadi

·      Realtà dotata di energia autonoma

·      Punto di vista finalistico

·      Visione ottimistica dell’universo

 

Il migliore dei mondi possibili

Secondo Leibniz l’intelletto divino ha deciso di creare il migliore dei mondi possibili (non poteva crearlo perfetto, perchè sarebbe stato identico a lui stesso). I disegni divini a volte ci sfuggono, a causa della limitatezza del nostro intelletto. Tutto ciò che esiste nel mondo ha una causa finale come sua origine perché Dio l’ha voluto in vista di un bene.

 

La concezione dinamica e finalistica della realtà

In polemica con Cartesio (legge della conservazione del movimento nell’universo), Leibniz ipotizza l’esistenza della “forza viva”, o energia cinetica, principio originario metafisico su cui si fonda l’estensione e il movimento.

 

Le sostanze individuali o “monadi”

Collegato alla forza viva c’è il concetto di sostanza come centro originario di attività. Ci sono infinite sostanze individuali, ciascuna diversa dalle altre. Le singole sostanze indivisibili (atomi spirituali), dotate di energia e creatività, immateriali e prive di estensione, che non possono essere disgregate o annientate (se non da Dio), vengono definite “monadi” (dal greco monàs = ciò che è uno, unico). Secondo Leibniz “le monadi non hanno finestre”, sono create da Dio autosufficienti, non soggette a influenze esterne per la realizzazione del migliore dei mondi possibili.

 

L’attività rappresentativa delle monadi

Ogni monade, pur non aprendosi all’esterno, è dotata di attività rappresentativa, coglie in sé le altre monadi: è un “microcosmo”, una “piccola divinità”. Il mondo è dunque il frutto delle infinite prospettive che di esso ogni singola monade può percepire

 

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