La FILOSOFIA nell’ARTE

La figura umana come emblema dell’unione di “bello” e “buono”

L’ideale della bellezza come “armonia” nella Grecia classica.

L’universo come kòsmos (ordine, ma anche ornamento), una totalità dotata di bellezza che traspare nei poemi omerici e in cui i filosofi individuano il lògos, la razionalità che governa lo sviluppo degli eventi, oltre le apparenze della realtà materiale. Platone va oltre, scoprendo il fondamento metafisico della bellezza. L’amore per la bellezza del viso e del corpo eleva l’anima fino alla Bellezza ideale e all’idea del Bene.

L’attenzione alla figura umana: il principio del kalòs kai agathòs  (bello e buono) è condiviso anche dagli artisti greci.

 

L’unione di materiale e ideale in due opere del periodo classico

Si tratta di due sculture del V secolo a.C. (di cui abbiamo solo copie del periodo romano): Il Doriforo (portatore di lancia) di Policleto di Argo e il Discobolo (lanciatore del disco) di Mirone di Eleutere. In entrambe traspare compostezza, serenità e armonia che dalle forme esteriori rimandano ad un’idea di equilibrio interiore, rappresentando la sintesi della vita e dell’idea.

Nel Doriforo l’equilibrio si manifesta nella postura (arti, tronco, capo).

Nel Discobolo si evidenzia una logica costruttiva della figura di carattere geometrico (serie di triangoli e due grandi archi).

 

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