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Visualizzazione dei post da maggio, 2021
  I CONCETTI E LE DOMANDE 5 La Poetica Qual è la funzione dell’arte? Pag.278   L’indagine specifica sulle arti Le arti fanno parte delle scienze poietiche o produttive. Dei due volumi di Aristotele sulla poetica, ci è pervenuto solo quello che tratta della poesia epica e tragica.   La naturale tendenza degli uomini alla rappresentazione In quanto scienze poietiche, le arti hanno come oggetto il possibile, come metodo un ragionamento non dimostrativo e come scopo la produzione di oggetti che possiedono un’esistenza autonoma. L’arte è: 1.      Un’attività libera 2.      Un’attitudine naturale dell’uomo 3.      Fonte di diletto in quanto modo privilegiato di conoscere la realtà   L’universalità dell’opera d’arte. Per Aristotele l’arte è imitazione , ma non nel senso negativo di Platone (imitazione di un’imitazione), bensì forma di conoscenza prossima alla filosofia e superiore alla storia. La poesia imita gli eventi del mondo reale trascrivendo i fatti in
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  I CONCETTI E LE DOMANDE 6 – La logica (quali sono i principi e le regole alla base di un corretto ragionamento?)   Logica: da lògos (parola, discorso, pensiero) – termine coniato dopo Aristotele Analitica: da analyo (divido, scompongo, sciolgo) – così definiva Aristotele questa parte importante della sua opera   La forma dei ragionamenti La logica non è una delle scienze teoretiche, ma si occupa della forma dei ragionamenti che esse usano. La logica studia l’ ”inferenza” , ossia il passaggio da premesse conosciute e affidabili ad una conclusione nuova e valida.   Le opere di logica Raccolte da Apollonio Rodio e successivamente denominate òrganon= strumento , le opere di Aristotele sulla logica rappresentano lo studio della struttura del pensiero razionale. La logica si propone di cogliere “la verità” delle cose: rapporto di necessità fra le forme del pensiero e le forme dell’essere ( interdipendenza fra logica e metafisica ).   La logica dei concetti C
  La concezione di Dio                                                     pag. 255 Per Aristotele Dio è la sostanza immutabile ed eterna , il principio supremo dell’universo e la spiegazione ultima del movimento e del cambiamento. La visione del cosmo di Aristotele richiede necessariamente una causa prima , eterna , immobile (non soggetta al mutamento), di assoluta “attualità” , che imprime il primo movimento all’universo . Dio = primo motore immobile. Dio è sostanza pura, non frammista a materia (la materia è potenza, Dio è atto puro). Attributo di questa sostanza pura è l’attività dell’intelligenza: la sostanza perfetta pensa la cosa più perfetta: Dio pensa sé stesso (è il pensiero del pensiero).   Dio come oggetto del desiderio Dio causa il movimento agendo come causa finale : rappresenta il fine, l’oggetto di amore e di desiderio delle sfere celesti (il desiderio di perfezione attira gli enti verso Dio ente perfetto e garante dell’ordine dell’universo). Non
  3- La fisica, Dio e l’anima   Come si può giustificare sul piano razionale l’esperienza della permanenza e del mutamento?   La fisica come scienza teoretica Filosofia prima, fisica e matematica sono per Aristotele le scienze teoretiche. La fisica aristotelica è qualitativa (si occupa delle proprietà delle sostanze) e finalistica (finalità nei processi dell’universo). Solo molto più tardi con Galileo (XVI-XVII sec.) la studio quantitativo della natura permetterà lo sviluppo della scienza moderna.   La teoria delle quattro cause Aristotele spiega il divenire con le nozioni di atto e potenza : ciò si verifica a determinate condizioni e cause che vengono così definite: 1.      Causa materiale (p.es. il legno di una sedia) 2.      Causa formale (p.es. il progetto del falegname che fa la sedia) 3.      Causa efficiente la forza che genera un mutamento (p.es. il lavoro) 4.      Causa finale lo scopo (p.es. il guadagno o l’utilità – sedersi)   ·       Pro
  I CONCETTI E LE DOMANDE   Che cos’è l’essere in quanto essere?   2 – La metafisica   L’interpretazione delle idee platoniche come “essenze delle cose” la metafisica, “filosofia prima” per Aristotele prende il nome dal fatto che Andronico da Rodi, ordinando le opere del filosofo, ha sistemato questa parte “dopo la fisica” ( metà tà physikà ). Aristotele (al contrario di Platone) ritiene che l’essenza necessaria delle cose stia nelle cose stesse (struttura essenziale “immanente”, non nelle idee “trascendenti”, nell’iperuranio). Prospettiva metafisica “realista” contrapposta a quella “ idealista” di Platone. Rivaluta il mondo sensibile e le scienze , ponendo al vertice la metafisica , che è ontologia ovvero scienza dell’essere in quanto essere . L’essere delle cose può essere declinato in più modi (il principale è la sostanza, essere dell’ente ): 1.       1.  Sostanza 2.      Qualità 3.      Quantità 4.      Relazione 5.      Luogo 6.     Tempo 7.      Agire 8.