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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022
  Leibniz e l’universo come organismo vivente I CONCETTI E LE DOMANDE 1.      La metafisica delle monadi: qual è la forza che è a fondamento dell’universo? 2.      La logica e il progetto di matematizzazione del pensiero: è possibile ridurre il pensiero a un numero definito di concetti semplici? 3.      La questione del male e la teodicea: come si concilia l’esistenza del male con la bontà divina?   L’insoddisfazione per il meccanicismo Personalità versatile (logica, matematica, metafisica, scienze, politica – pace fra i popoli e le religioni-), Leibniz sostenne l’ideale dell’armonia universale . Combattè la tendenza atea presente a suo avviso nella filosofia meccanicista (Galileo, Bacone, Cartesio, Spinoza), pur accettandone i risultati empirici, che faceva a meno di Dio e delle cause finali.   Il rinnovato interesse per le cause finali Progetto di Leibniz: reinterpretare i risultati della scienza moderna in una prospettiva che mostri i fini dell’universo.  
  I CONCETTI E LE DOMANDE 2 – La teoria dell’assolutismo politico Quali sono le condizioni per garantire la pace e il benessere della società? (la concezione politica di Hobbes)   Lo stato di natura Secondo Hobbes, prima che si formi la società, nel c.d. “ stato di natura ”, l’uomo è un essere corporeo dotato di ragione (capacità di calcolo) e sentimenti (dominano il bisogno e il timore): contrasta con la visione aristotelica dell’uomo come “animale politico”. In questa condizione ognuno mira a procurarsi ciò che serve alla propria sopravvivenza e autoconservazione, in una situazione di “ guerra di tutti contro tutti ”. Non esiste limite al diritto dell’individuo ( diritto naturale ) e, in questa condizione di sopraffazione e di terrore, la vita dell’uomo è solitaria, misera, brutale e breve.   L’esperienza dell’ostilità e del conflitto Hobbes osserva che nel suo tempo la gente si chiude in casa a chiave, se viaggia è armata o si procura una scorta; i re e i governi s
  I CONCETTI E LE DOMANDE   2 – Dio come garante dell’evidenza (Qual è il ruolo di Dio nell’ambito della rifondazione del sapere?)   Le idee e la loro causa Secondo Cartesio la verità del “io penso, dunque io sono” dipende dal fatto che io la intuisco come assolutamente chiara e distinta. Anche le idee (oggetti del pensiero) che concepiamo chiare e distinte sono vere (ineriscono alla mente, non stanno, come per Platone, nell’iperuranio). Distingue tre categorie di idee: ·       Idee avventizie: (lat. advenire =arrivare) provengono dall’esterno ·       Idee fattizie: costruite da noi stessi (p.es. cavallo alato) ·       Idee innate: né esterne, né prodotte da me (p. es. idee matematiche) A questo punto Cartesio è certo delle idee ma non delle cose (il corpo, gli animali, gli oggetti, per non parlare delle qualità come colori, suoni, odori ecc., ancora più confusi) che potrebbero essere un inganno del genio maligno. Per capire se alle idee corrisponde una rea