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Visualizzazione dei post da aprile, 2021
  3 La dottrina etica: l’ anima , l’ amore e la virtù - pag 156   L’anima e la sua natura Mentre per Socrate l’anima si identifica con la vita interiore, per Platone rappresenta un vero e proprio principio spirituale, affine alle idee e prigioniera di un corpo da cui deve purificarsi attraverso la conoscenza (principio metafisico). Nel “ Fedone ” Platone cerca di dare le prove dell’immortalità dell’anima: 1.        La conoscenza basata sulla reminiscenza implica la reincarnazione dell’anima (orfismo, pitagorismo) e quindi la preesistenza dell’anima alla nascita 2.        L’anima , in quanto capace di conoscere le idee , ha una natura a loro affin e (eternità, immutabilità) 3.        L’anima è connessa strutturalmente all’idea di vita ( psychè= soffio vitale): quando sopravviene la morte, l’anima sana, salva e incorrotta abbandona il corpo   Il destino ultraterreno dell’anima Viaggio delle anime nell’Ade (racconto mitologico) : l’anima che ha compiuto azioni
  La teoria delle idee T3 L’idea del bene                                                         pag. 143               Similitudine fra il bene e il sole: Bene (mondo intelligibile)>>>>>>>>>>>>> Sole (mondo sensibile) Intelletto >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Vista Idee (cose intelligibili)>>>>>>>>>>>>>>>>> Cose visibili (sensibili)   Il bene concede verità alle idee (e conoscibilità da parte dell’intelletto umano), mentre le cose sensibili, soggette al divenire sono oggetto di opinione, ma non di conoscenza certa.   2- La concezione della conoscenza (gnoseologia platonica)   La conoscenza come reminiscenza Nel “Menone” per spiegare come l’uomo può pervenire alla conoscenza delle idee eterne e immutabili Platone ricorre ad un mito che si rifà alla dottrina della reincarnazione delle anime (presen
  I CONCETTI E LE DOMANDE (pag. 230) 1 Il progetto filosofico Aristotele costruisce un’enciclopedia del sapere che corrisponde alla moltiplicazione delle conoscenze in quell’epoca storica. L’articolazione del sapere Ogni disciplina ha oggetto, metodo e fini specifici (si allontana dal “Bene” di Platone come vertice della piramide della conoscenza). C’è una corrispondenza fra il sapere e la realtà delle cose (come nell’immagine riflessa da uno specchio). Aristotele, come Platone, aspira a un’interpretazione unitaria e razionale della realtà.   Il sistema delle scienze Sistema articolato con contenuti e metodi diversi 1.      Area delle scienze teoretiche o conoscitive . ( theorìa =osservazione) 2.      Area delle scienze pratiche . ( pràxis =azione intenzionale, umana) 3.      Area delle scienze produttive o poietiche . ( pòiesis =produzione – nell’arte e nella tecnica)   Le scienze teoretiche ( oggetto : il necessario. Scopo : conoscenza disinteressata de
  UNIT Á 6 Aristotele Il contesto delle idee   L’importanza di Aristotele e la sua vocazione scientifica È uno dei più grandi pensatori di tutti i tempi. Ridefinisce il ruolo della conoscenza filosofica, elaborando gran parte del lessico e delle categorie fondamentali del pensiero occidentale. Formula le leggi della logica e si occupa di biologia.   Il contesto culturale e politico e la nuova concezione della filosofia A 17 anni nel 357 a. C. entra nell’Accademia di Platone dove rimane 20 anni. In quest’epoca decadono le “poleis” greche e si impone l’egemonia di Filippo II di Macedonia il cui centro di potere è a Pella (in Grecia) e poi con Alessandro Magno ad Alessandria (in Egitto). Forse per questo Aristotele (e anche perché non era ateniese) non segue il Maestro Platone nell’interesse per la politica . Prende dal padre (medico alla corte macedone) l’interesse per le scienze naturali. Assegna alla filosofia il compito di comprendere e descrivere il mondo real
  LA GIUSTIZIA e LA LEGGE Il termine giustizia deriva da ius = diritto. Indica la conformità del comportamento di una persona ad una norma (legge) ed è una prescrizione di condotta vincolante per la comunità. Gli uomini in ogni epoca storica (anche se in forme e con risultati diversi) hanno sempre preteso la giustizia : non essere trattati in modo ingiusto. Giustizia come aspirazione a uguale trattamento (in campo medico, scolastico, lavorativo), equa distribuzione delle risorse e dei beni pubblici e imparzialità di fronte alle leggi. È possibile individuare una nozione assoluta di giustizia? Appare quasi impossibile, come leggiamo in un articolo di G. Zagrebelsky, giurista ex presidente della Corte costituzionale. I criteri di giustizia che valgono per uno non valgono necessariamente per un altro. I giureconsulti romani: “unicuique suum tribuere” = attribuire a ciascuno il suo,                                           ma il suo rimane indeterminato (il suum dello schiav
  La FILOSOFIA nell’ARTE La figura umana come emblema dell’unione di “bello” e “buono” L’ideale della bellezza come “armonia” nella Grecia classica. L’universo come kòsmos (ordine, ma anche ornamento), una totalità dotata di bellezza che traspare nei poemi omerici e in cui i filosofi individuano il lògos , la razionalità che governa lo sviluppo degli eventi, oltre le apparenze della realtà materiale. Platone va oltre, scoprendo il fondamento metafisico della bellezza . L’ amore per la bellezza del viso e del corpo eleva l’ anima fino alla Bellezza ideale e all’ idea del Bene. L’attenzione alla figura umana: il principio del kalòs kai agathòs   (bello e buono) è condiviso anche dagli artisti greci.   L’unione di materiale e ideale in due opere del periodo classico Si tratta di due sculture del V secolo a.C. (di cui abbiamo solo copie del periodo romano): Il Doriforo (portatore di lancia) di Policleto di Argo e il Discobolo (lanciatore del disco) di Mirone di Eleutere