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  4 – Hume e gli esiti scettici dell’empirismo (la conoscenza umana, fondata su abitudini e credenze soggettive, non può che raggiungere il grado della probabilità)   La rifondazione della “scienza” dell’uomo Nel Trattato sulla natura umana Hume si pone lo scopo di disegnare una nuova scena del pensiero, avendo come presupposto la consapevolezza della fragilità e incoerenza dei sistemi filosofici più accreditati. In essi non vince la ragione, ma l’abilità retorica. Secondo Hume bisogna delineare una scienza dell’uomo di carattere sperimentale , come Newton aveva fatto con la fisica. Questo permetterebbe di progredire in tutti gli altri ambiti (scienze fisiche, morali, religiose).   Le impressioni e le idee La conoscenza umana parte dalla percezione che è di due tipi ·       Impressioni: percezioni attuali, più forti e vivaci ·       Idee: immagini illanguidite delle percezioni Esempio: se tocco un ferro rovente ho l’ impressione viva del dolore, mentre l’ idea
  UNIT À 8                                                                        L’empirismo inglese. Locke, Berkeley e Hume     Il CONTESTO delle IDEE L’importanza dell’esperienza nell’attività conoscitiva dell’uomo L’empirismo (dal greco empeirìa – esperienza) è una corrente di pensiero che si sviluppa in Inghilterra dalla seconda metà del Seicento secondo cui la ragione è impotente senza il ricorso all’esperienza. Al linguaggio difficile della tradizione filosofica viene sostituita una comunicazione chiara e semplice, più consona al clima culturale della rivoluzione scientifica.   La nuova immagine della ragione Protagonista di quest’epoca è Isaac Newton (1642-1727) che, nel solco tracciato da Galilei e Copernico, delinea i principi della fisica classica. Regole metodologiche di Newton (in sintesi):        Prima regola: delle cose naturali non devono essere ammesse cause più numerose di quelle che sono vere e sufficienti a spiegare i fenomeni        Second
  Leibniz e l’universo come organismo vivente I CONCETTI E LE DOMANDE 1.      La metafisica delle monadi: qual è la forza che è a fondamento dell’universo? 2.      La logica e il progetto di matematizzazione del pensiero: è possibile ridurre il pensiero a un numero definito di concetti semplici? 3.      La questione del male e la teodicea: come si concilia l’esistenza del male con la bontà divina?   L’insoddisfazione per il meccanicismo Personalità versatile (logica, matematica, metafisica, scienze, politica – pace fra i popoli e le religioni-), Leibniz sostenne l’ideale dell’armonia universale . Combattè la tendenza atea presente a suo avviso nella filosofia meccanicista (Galileo, Bacone, Cartesio, Spinoza), pur accettandone i risultati empirici, che faceva a meno di Dio e delle cause finali.   Il rinnovato interesse per le cause finali Progetto di Leibniz: reinterpretare i risultati della scienza moderna in una prospettiva che mostri i fini dell’universo.  
  I CONCETTI E LE DOMANDE 2 – La teoria dell’assolutismo politico Quali sono le condizioni per garantire la pace e il benessere della società? (la concezione politica di Hobbes)   Lo stato di natura Secondo Hobbes, prima che si formi la società, nel c.d. “ stato di natura ”, l’uomo è un essere corporeo dotato di ragione (capacità di calcolo) e sentimenti (dominano il bisogno e il timore): contrasta con la visione aristotelica dell’uomo come “animale politico”. In questa condizione ognuno mira a procurarsi ciò che serve alla propria sopravvivenza e autoconservazione, in una situazione di “ guerra di tutti contro tutti ”. Non esiste limite al diritto dell’individuo ( diritto naturale ) e, in questa condizione di sopraffazione e di terrore, la vita dell’uomo è solitaria, misera, brutale e breve.   L’esperienza dell’ostilità e del conflitto Hobbes osserva che nel suo tempo la gente si chiude in casa a chiave, se viaggia è armata o si procura una scorta; i re e i governi s
  I CONCETTI E LE DOMANDE   2 – Dio come garante dell’evidenza (Qual è il ruolo di Dio nell’ambito della rifondazione del sapere?)   Le idee e la loro causa Secondo Cartesio la verità del “io penso, dunque io sono” dipende dal fatto che io la intuisco come assolutamente chiara e distinta. Anche le idee (oggetti del pensiero) che concepiamo chiare e distinte sono vere (ineriscono alla mente, non stanno, come per Platone, nell’iperuranio). Distingue tre categorie di idee: ·       Idee avventizie: (lat. advenire =arrivare) provengono dall’esterno ·       Idee fattizie: costruite da noi stessi (p.es. cavallo alato) ·       Idee innate: né esterne, né prodotte da me (p. es. idee matematiche) A questo punto Cartesio è certo delle idee ma non delle cose (il corpo, gli animali, gli oggetti, per non parlare delle qualità come colori, suoni, odori ecc., ancora più confusi) che potrebbero essere un inganno del genio maligno. Per capire se alle idee corrisponde una rea
  UNIT Á 3 – Cartesio e la ricerca del fondamento del sapere   I CONCETTI E LE DOMANDE 1.      Dal dubbio metodico all’intuizione del cogito : esiste una certezza indubitabile su cui fondare la conoscenza? 2.      Dio come garante dell’”evidenza” . Qual è il ruolo di Dio nell’ambito della rifondazione del sapere? 3.      La materia e il mondo fisico . Quali sono le caratteristiche oggettive delle cose? 4.      Il dualismo cartesiano e l’analisi delle passioni . Qual è il rapporto tra corpo e anima?   Il progetto cartesiano “Padre della filosofia moderna” mette in dubbio l’intero sistema delle conoscenze. Il progetto: scoprire le reali possibilità della ragione umana. Il “dubbio” è il mezzo per sgomberare il terreno dalle opinioni false accumulatesi nei secoli per raggiungere poche verità, chiare e distinte, su cui fondare il nuovo edificio del sapere.   La formazione Nasce nel 1596 a La Haye (Touraine, Francia), Studia nel collegio gesuita di La Flèche (s