5 La cosmologia e il fondamento delle leggi

Qual è l’origine dell’ordine presente

nel mondo fisico e umano?

Dal “Timeo” sull’origine del cosmo

Dalle “Leggi” sull’ordine legislativo nella società

 

L’universo come “cosmo”

In queste opere senili di Platone la separazione fra mondo ideale e naturale si attenua. Il “cosmo” (=ordine) o mondo fisico, dipende strettamente dal modello ideale.

 

Il racconto del Timeo

 

Racconto mitico sulla probabile formazione del mondo naturale.

All’inizio c’è il caos, costituito da una materia informe priva di vita in continuo movimento (chòra). Interviene il demiurgo, “il divino artefice” divinità buona, intelligente, priva di invidia che porta l’ordine nel caos ispirandosi al modello migliore (il mondo delle idee). Non crea il mondo ma lo modella (come un vasaio modella i vasi partendo dall’argilla).

Il caos viene trasformato in un armonioso organismo vivente, dotato di un’anima: il cosmo.

Contrapposizione fra “necessità” e  “intelligenza” (nel Timeo e nelle Leggi)

Necessità (anànke): natura, caso, fortuna, limite, materia, passione, istinto (tutto ciò che è dato e non deriva da una libera scelta).

Intelligenza: ragione, scienza, conoscenza (ciò che proviene dallo spirito).

L’intelligenza ordinatrice non domina completamente il caos della materia (la necessità) che persiste parzialmente come male, errore, disordine del mondo.

 

L’origine del tempo e l’influsso degli astri

Il demiurgo crea il tempo “immagine mobile dell’eternità” per dare ordine al corso degli eventi naturali ed umani. Il tempo (con il presente, il passato, il futuro) imita il perenne presente dell’eternità. Il demiurgo ha collegato il tempo al moto regolare degli astri.

Platone nella vecchiaia elabora una religione astrale (ispirata a credenze orientali): Il dio abbinò ciascuna anima a un astro, di modo che potesse viaggiare e conoscere le leggi dell’universo. Quando egli innesta le anime nei corpi (producendo gli uomini) esse dovranno dominare le passioni. Alla morte le anime rette torneranno nell’astro a loro affine o si incarneranno in corpi meno perfetti a seconda di come hanno gestito le passioni in vita (trasmigrazione delle anime).

In sintesi: al vecchio Platone pare che un ordine divino governi l’universo. Esso è il riflesso dell’armonia celeste inscritta nel movimento degli astri a cui gli uomini possono uniformare la propria condotta di vita.

 

La funzione della legge nello Stato ordinato

L’ordine armonioso del cosmo (descritto nel Timeo) va trasferito nella società attraverso il controllo dello stato e l’educazione dei giovani (tesi sostenuta nelle Leggi, l’ultima e più lunga opera di Platone).

Diverse interpretazioni sull’evoluzione del pensiero di Platone:

1.     Sostituisce la ragione (critica e dialettica) con la teologia, teorizzando uno stato repressivo.

2.     Rimane coerente con il precedente progetto politico con l’obiettivo principale di evitare il conflitto fra le classi sociali, pericoloso per lo stato, costruendo una società ordinata.

Nelle “Leggi” Platone sembra diventare più concreto, dando maggior forza alle leggi per governare la fragilità della natura umana.

·      Funzione costrittiva della legge: prescrive nei particolari i comportamenti

·      Funzione educativa della legge: guida per i giovani per diventare bravi cittadini

 

Il filo d’oro della ragione

Nel primo libro delle leggi Platone paragona l’uomo ad una marionetta, tirata da molti fili di ferro ingarbugliati (le passioni). C’è però un sacro filo d’oro della ragione (che rappresenta la legge dello stato) che conduce sempre alla virtù.

Il filo d’oro rappresenta la saggezza (sophìa) che è il riflesso della ragione divina che governa il cosmo.

 

La città fortezza

Nelle Leggi Platone disegna una nuova città, più concreta e realizzabile di quella ideale della Repubblica.

La città fortezza strutturalmente è un piccolo insediamento con le case disposte a circolo a scopo difensivo, con l’acropoli al centro dove si trovano il tempio e i tribunali e dove abitano i “Custodi della legge”, nuova istituzione che vigila sul rispetto della legge da parte, oltre che dei cittadini, anche dei magistrati e dei funzionari dello stato. Le leggi contengono norme molto rigorose sulla demografia (numero ridotto di cittadini, controllo dei matrimoni e delle nascite).

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