La rivoluzione scientifica. Galilei e Bacone      pag. 50

 

1.     Galilei: la nascita della scienza moderna. Quali sono i principi fondamentali del metodo scientifico?

2.     Bacone: il potere della scienza. Qual è la funzione della scienza nella vita umana?

 

I caratteri e lo scenario della rivoluzione scientifica

Avviene fra il ‘500 e l’inizio del ‘700. Si sviluppa nel Nord Europa (etica protestante, imprese economiche, innovazione tecnologica). Inizialmente in Italia nelle università: Padova (aristotelici), Pisa, Venezia, Firenze, Napoli. Protagonisti: Copernico, Brahe, Keplero, Galilei, Bacone e successivamente Newton.

 

La nascita della scienza “quantitativa”.

Metodo:

1.     Osservazione sistematica dei fenomeni naturali

2.     Applicazione del calcolo matematico alla misurazione dei dati

Sviluppo della tecnica p. es. telescopio

La scienza quantitativa (che misura) si sostituisce alla vecchia scienza aristotelica qualitativa che studia la qualità (o essenza) dei fenomeni naturali.

 

Gli aspetti peculiari della nuova scienza

1.     Universalità e disponibilità al controllo: i risultati vengono offerti alla pubblica verifica e al dibattito (al contrario delle scienze esoteriche)

2.     Critica al “principio di autorità”: si oppone al pitagorico “ipse dixit” applicato dagli aristotelici ad Aristotele (v. T2 - La critica al dogmatismo del sapere tradizionale)

3.     La natura viene intesa come il regno dell’ordine causale governato da leggi che l’uomo deve scoprire (svincolata da ipoteche di carattere religioso o magico)

4.     Sviluppo della tecnologia: orologi, cannocchiali, microscopi, barometri sono strumenti della nuova scienza

 

Il ruolo dell’astronomia

Con Copernico, Galilei e Keplero si passa dalla teoria geocentrica alla teoria eliocentrica che stravolge il pensiero occidentale dominante da Aristotele (IV sec. A. C.) e Tolomeo (geografo e matematico del II sec. D. C.) fino al XV secolo, che attribuiva alla terra una centralità che esaltava la dignità e la perfezione dell’uomo. Nel ‘500 divenne evidente che il modello geocentrico era incapace di dar conto dei fenomeni e che era necessario abbandonarlo, malgrado la dura opposizione della Chiesa e delle sue istituzioni (tribunale dell’Inquisizione o Sant’Uffizio)

Il sistema eliocentrico stabilisce che:

·      La terra non è né immobile, né al centro dell’universo

·      La distinzione fra una fisica celeste (movimenti perfetti) e una fisica terrestre (movimenti imperfetti) di origine aristotelica, viene rigettata

·      L’universo viene ad assumere i caratteri dell’infinità (secondo l’intuizione di Giordano Bruno)

 

I CONCETTI e le DOMANDE

1 Galilei: la nascita della scienza moderna

 

La novità della posizione di Galileo

L’ipotesi eliocentrica copernicana diventa con Galileo una teoria scientifica oggettiva. Nelle Sacre scritture si legge ad esempio che “il sole sorge e tramonta tornando al luogo dal quale si è levato” e la Chiesa non tollera che vengano contraddette. Galileo, oltre a provare scientificamente la struttura del sistema solare, formula le basi metodologiche della scienza moderna e ridefinisce i rapporti tra la scienza e la religione, tra la scienza e la filosofia.

 

Gli studi e le scoperte astronomiche

Nato a Pisa nel 1564 studia a Firenze, insegna a Pisa, a Padova e poi di nuovo a Pisa. Nel 1609 si costruisce un cannocchiale (inventato in Olanda) con cui osserva i corpi celesti (descrive le macchie solari, monti e crateri lunari, i 4 satelliti di Giove).

 

La condanna e l’abiura

Criticato dalla chiesa per la sua posizione filocopernicana, si difende sostenendo che la Bibbia ha uno scopo etico e non scientifico (insegna agli uomini non “come è fatto il cielo, ma “come si vada in cielo”). La Chiesa si deve occupare dell’interpretazione etico-religiosa delle Scritture e la Scienza della struttura della Natura e pertanto non c’è contraddizione fra scienza e fede. Scrive “Il saggiatore” (manifesto della nuova scienza) e il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano”. Personaggi del dialogo sono: lo scienziato Sagredo (moderatore imparziale), l’aristotelico Simplicio (sempliciotto, rappresenta la posizione della Chiesa), il copernicano Salviati (il pensiero di Galileo). L’opera viene censurata dalla Chiesa e Galileo costretto alla ritrattazione (“abiuro, maledico, e detesto i suddetti errori ed eresie”) e condannato al carcere commutato in arresto domiciliare. Muore cieco nel 1642.

 

La critica al “principio di autorità”

Oltre alle scoperte nella fisica e nell’astronomia Galileo elabora il metodo della scienza nuova che parte dalla critica al principio di autorità rappresentato dal sapere tradizionale. Questo si basa sull’accettazione dogmatica dei testi classici e Galileo ne indica due caratteristiche negative:

·      Essenzialismo: ricerca l’essenza dei fenomeni naturali (impresa impossibile per l’uomo secondo Galileo)

·      Finalismo: considera la natura fisica come orientata all’utilità dell’uomo e alla maggior gloria di Dio

 

Sensate esperienze e necessarie dimostrazioni

Si parte dalle Sensate esperienze (compiute mediante i sensi, soprattutto la vista) per giungere a formulare leggi generali. Altro approccio fondamentale per la ricerca scientifica è quello ipotetico-deduttivo: si parte da un’intuizione di base e si formulano ipotesi mediante deduzioni logico-matematiche (le “necessarie dimostrazioni”). Esempio: “tutti i corpi cadono con la stessa velocità, qualora siano in un ambiente privo di attrito”. Questa legge formulata da Galileo non deriva dall’esperienza diretta (all’epoca non si riusciva a creare artificialmente il vuoto), bensì da una deduzione logico-matematica.

 

Il ruolo dell’esperimento

Galileo definisce un terzo fondamentale elemento del metodo: il “cimento” la conferma o verifica sperimentale ovvero la necessità di creare in laboratorio le condizioni per la verifica delle ipotesi.

 

La visione quantitativa dell’universo.

Il metodo scientifico galileiano implica una concezione matematica dell’universo e della natura. G. distingue qualità oggettive (primarie) p. es. altezza larghezza, profondità ecc. e qualità soggettive (secondarie) p. es. sapori, odori, colori ecc. Le prime sono misurabili, le seconde esistono in relazione ai nostri sensi.

Lo scienziato studia le qualità oggettive della natura (le proprietà misurabili e le connessioni causali degli oggetti). Con questo Galileo si distacca dalla prospettiva qualitativa di Aristotele, supera il naturalismo di Bruno, Telesio e Campanella e inizia la scienza moderna.

 

T2 La critica al dogmatismo del sapere tradizionale

 

In questo passo tratto dal “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano” l’aristotelico Simplicio di fronte all’evidenza di una dimostrazione anatomica di come i nervi originino dal cervello invece che dal cuore (come sosteneva Aristotele) afferma che per quanto verosimile è inaccettabile perché contraddice il testo di Aristotele. Conferma pertanto il dogmatismo della Chiesa anche sulla scienza della natura e l’”ipse dixit”. Simplicio argomenta inoltre che solo lo studio approfondito della complessa opera di Aristotele che contiene tutto lo scibile umano può dare la spiegazione di ogni fenomeno. Galileo esprime attraverso il dialogo la critica al principio di autorità e la critica alla cultura libresca (“il mondo di carta”) che impedisce di considerare l’universo come un “grandissimo libro, che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi”.


I CONCETTI e le DOMANDE                                                         2 Bacone: il potere della scienza

 

L’esaltazione della scienza moderna

L’inglese Francis Bacon (1561-1626) esalta il ruolo delle scoperte scientifiche e della tecnica sulla vita degli uomini. Scopo dell’uomo (a cui Dio secondo la genesi ha dato la supremazia su tutte le creature) è di dominare la natura, obbedendo alle sue leggi e rispettandone l’intima essenza.

 

Il nuovo contesto culturale

Nel ‘600 si sviluppa in Inghilterra una nuova figura di intellettuale: il practitioner ovvero un esperto di tecnologia (p. es. ingegnere, costruttore navale, perfezionatore di strumenti tecnologici). Sulla base del progresso tecnologico con il rifiorire delle arti meccaniche e delle scoperte geografiche Bacone critica i limiti della cultura tradizionale legata alla filosofia aristotelico-scolastica. Gli uomini hanno cambiato mentalità: anziché privilegiare lo studio dei testi antichi, hanno preferito restaurare il “contatto della mente con le cose”.

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